Il 2015 è stata una stagione d’oro per il paratriathlon azzurro, grazie ai prestigiosi risultati che lo hanno proiettato sul tetto del mondo con l’Oro ‘riconquistato’ dal portacolori delle Fiamme Oro, Michele Ferrarin e, soprattutto in vista dell’esordio della nostra disciplina nei programmi dei Giochi Paralimpici, che ha fatto registrare il primo ‘passaporto’ per Rio.
Ce ne parla il DT del settore Simone Biava:
“Il mondiale di Chicago, era l’obiettivo che ci siamo posti per il 2015, abbiamo lavorato in quella direzione ed abbiamo raccolto il massimo possibile. Parlerei in primis della vittoria di Michele Ferrarin, che ha fatto registrare il successo in un Campionato Mondiale, bissando la vittoria iridata di Londra 2013: è un traguardo importantissimo per l’atleta che ha confermato di essere il migliore in un contesto tecnico sempre più competitivo ed in una categoria che negli ultimi 3 anni ha visto crescere notevolmente la partecipazione e la qualità prestativa. Un risultato che premia anche lo staff tecnico e la Federazione e di questo non possiamo che essere orgogliosi, una giornata Mondiale che ha premiato anche l’attenzione ed il supporto continuo che ci rivolge Comitato Italiano Paralimpico con il suo Presidente Luca Pancalli. Oltre allo spessore del risultato al mondiale di Chicago, l’Oro di Ferrarin ha significato la prima qualificazione per l’Italia del Paratriathlon ai Giochi di Rio, con un anno di anticipo, ciò non è cosa di poco conto: ci permetterà di poter gestire l’anno Olimpico con maggiore serenità, in particolar modo senza dover affrontare gare extra continentali che hanno sempre una componente di stress elevato".
- La vittoria della ‘punta di diamante’ della nazionale come nasce?
“Il nostro è una lavoro di Team, grazie alla condivisione delle competenze e al supporto di professionisti che con la propria esperienza e capacità hanno lavorato in gruppo. Voglio ringraziare Neil Macleod, Isabella Zamboni, Mattia Cambi, Federico Sannelli, Stefano Zenti. Il nostro medico di squadra dr Picotti e i fisioterapisti Anna Piubello e Michela Silvestri oltre al supporto del biomeccanico Sandro Mariano e di Mario Poletti specialista wheelchair ”.
- Oltre a Michele Ferrarin quali sono stati i principali interpreti della stagione agonistica?
“Abbiamo una squadra che ha fatto un buon percorso, Giovanni Achenza si trova in ottima posizione per ottenere un pass Olimpico, un po’ più complicato sarà il percorso per Gianni Sasso e di Giorgio Vanerio che hanno mostrato a ‘corrente alternata’ ottime performance ad altre un po’ meno buone. Nelle categorie non Olimpiche Rita Cuccuru ha fatto una buona stagione, peccato sia sfumata una conferma al podio al Mondiale. Diversi gli esordi positivi in gare internazionali con Manuel Marson, Federico Sicura e Gianluca Cacciamano”.
- Anche l’attività Multisport paratriathlon sta muovendo i primi passi…
“Sì, vi è un forte interesse nelle attività affini al triathlon e stiamo cercando di incoraggiarle. In questa stagione abbiamo colto anche in questo settore importanti risultati con Alessandro Carvani campione Mondiale di duathlon e vice campione Europeo, Giovanni Titolo argento ad Alcobendas, mentre Simone Baldini ha vinto a Rimini il titolo continentale su distanza media. A fine gennaio, primi di febbraio sarà on line il programma promozionale del settore, nel frattempo vedremo gli atleti del paratriathlon impegnati ad inizio del 2016 in nuovi raduni collegiali, il primo sarà infatti a San Lorenzo dal 2 al 7 gennaio."
http://www.comitatoparalimpico.it/newssport.aspx?ID=1341
http://www.triathlon.org/news/article/paratriathlon_crowns_ten_world_champions
http://www.fitri.it/archivio-news/news/archivio-news/1111-paratriathlon/13043-stratosferico-michele-ferrarin-e-campione-del-mondo.html
